La fine del 2010 ha proposto le dichiarazioni di alcuni politici italiani che si sono dichiarati felici di aver chiuso un’epoca iniziata con il ’68!
Il risultato è che oggi stiamo cambiando la costituzione con un metodo “apparentemente” condiviso dalla maggioranza degli italiani ma in realtà tramite una opera di “narcotizzazione” dell’opinione pubblica.
Per chi come me ha vissuto e condiviso quell’esperienza, senza aver mai approvato gli aspetti più negativi e violenti, e che ritiene che il ’68 sia stato un momento storico fondamentale che ha prodotto progresso intellettuale, politico e culturale sentire tali dichiarazioni, peraltro indirizzate ai giovani, crea un malumore profondo e incomprimibile.
Peraltro la proposopea e l’ignoranza di tali persone fa loro dimenticare o, forse, semplicemente “IGNORARE”, nel senso voluto da Totò, che il ’68 non è stato un fatto solo italiano ma mondiale che prodotto modifiche sostanziali a sistemi politici occidentali come gli Stati Uniti, Francia e Germania.
Riusciamo a non inorridire quando sentiamo sostenere che il Ventennio è un pezzo della nostra storia e vogliamo ignorare il ’68? Accettiamo che il Capo del Governo tratti con un personaggio quantomeno “discutibile” il nostro futuro e rimaniamo tranquilli
Probabilmente ci meritiamo tutto quello che ci sta succedendo. Comunque vi invito a vedere il video di “Fragole e sangue” che fu un cult della generazione del ’68.
Molte cose successe in questi anni mi hanno ricordato quello che successe all’Università di Berkeley. In particolare la scena finale dove la dissidenza, comunque pacifica, venne annullata!
Dal 68 abbiamo fatto molta strada ma in questo momento mi sembra che abbiamo imboccato una curva a gomito!