Per oltre 38 anni ho fatto parte della pubblica amministrazione italiana. Ho affrontato tutti i percorsi di carriera dal più basso fino a raggiungere quasi il vertice. Alla fine ho deciso di lasciare per dedicarmi ad altre attività.
Ritengo di aver fatto una grande esperienza professionale e di vita. Ho potuto assistere, facendone parte e a volte essendo attore, alla trasformazione della pubblica amministrazione italiana sia dal punto di vista tecnologico ma, soprattutto, dal punto di vista culturale.
Ho assistito al passaggio da una struttura strettamente gerarchica e autoreferenziale ad una organizzazione al servizio del cittadino non più visto e considerato come suddito ma piuttosto come cliente a cui dare un servizio. Sono stato partecipe e, in parte, artefice dell’innovazione tecnologica passando da lavori strettamente manuali ad attività basate esclusivamente sulla tecnologia e l’informatica, dalla semplice affrancatura e timbratura con strumenti a secco dall’utilizzo delle email e delle banche dati, dalla gestione della carta alla archiviazione elettronica e trattazione delle pratiche informatiche.
E’ stata una grande avventura che ancora non si è conclusa in quanto il progresso e l’evoluzione tecnologica e culturale non si ferma. Tuttavia c’è il rischio di involuzione nei sistemi di gestione se la società nel suo insieme non vigilerà e non pretenderà ancora di ottenere servizi evoluti ed efficienti.
Purtroppo ancora resiste una parte del sistema che non riesce ad evolversi e a superare una gestione oserei dire ottocentesca della cosa pubblica: mi riferisco alla selezione del personale, alla sua motivazione e professionalizzazione, al riconoscimento del merito nei percorsi di carriera, alla scelta della dirigenza di vertice, ancora oggi individuata mediante criteri soggettivi e spesso collegati all’appartenenza piuttosto che alle competenze.
Superato quest’ultimo ostacolo, una specie di zoccolo duro, potremmo veramente dire di avere una amministrazione al passo con le migliori d’europa.
Riporto di seguito alcuni contributi frutto della mia esperienza nella pubblica amministrazione, scritti nel tempo che ritengo utili per chi volesse conoscere alcuni aspetti della pubblica amministrazione.
(Scusate, ma è ancora In fase di costruzione)
- Meritocrazia e sistemi di valutazione nella Pubblica Amministrazione (2008)
- Pubblica Amministrazione e lo spirito ubuntu (2008)
- La selezione e formazione dei dirigenti: pubblica amministrazione e STET – due filosofie a confronto (1992)
- Giovani dirigenti e Pubblica Amministrazione (2003)
- Da Burocrate a Manager – Giornate di studio su dirigenza e pubblica amministrazione (1990/1991)
- La progettazione organizzativa e la formazione come strumento di eccellenza nella Pubblica Amministrazione (2004)
- Per quanto ancora dovremo parlare del “Dirigente Pubblico”? (2006)
- Lettera a Pietro Ichino (2008)
- Lettera al Ministro Renato Brunetta (2008)