Dopo una apparente calma dei mercati internazionali, durata pochi mesi, all’improvviso si è scatenata una nuova tempesta le cui cause e finalità mi sono oscure ma certamente penso siano dettate dalla speculazione di grossi gruppi internazionali che guidano le sorti dell’economia e della politica mondiale.
Tutto è successo all’improvviso a fine maggio e nel giro di pochi giorni si sono riuniti i massimi vertici, politici ed economici, dei paesi europei che hanno immediatamente preso drastiche misure, sembra, per contenere i disavanzi dei paesi europei e avviare il risanamento dei loro conti pubblici.Continua a leggere→
Nel suo libro “Maori Games and Haka”, lo studioso Alan Armstrong descrive la Haka così:
“La Haka è una composizione suonata con molti strumenti. Mani, piedi, gambe, corpo, voce, lingua, occhi… tutti giocano la loro parte nel portare insieme a compimento la sfida, il benvenuto, l’esultanza, o il disprezzo contenute nelle parole. È disciplinata, eppure emozionale. Più di ogni altro aspetto della cultura Maori, questa complessa danza è l’espressione della passione, del vigore e dell’identità della razza. È, al suo meglio, un messaggio dell’anima espresso attraverso le parole e gli atteggiamenti.”
È dunque una danza che esprime il sentimento interiore di chi la esegue, e può avere molteplici significati. Non si tratta, infatti, solo di una danza di guerra o intimidatoria, come è spesso erroneamente considerata, ma può voler anche essere una manifestazione di gioia, di dolore, una via di espressione libera che lascia a chi la esegue momenti di libertà nei movimenti.
È comunque un rituale che cerca di impressionare, come si può ben vedere dall’esibizione degli All Blacks: si roteano e si spalancano gli occhi, si digrignano i denti, si mostra la lingua, ci si batte violentemente il petto e gli avambracci, si dà quindi un saggio di potenza e coraggio, che si ricollega allo spirito guerriero dei Maori.
Può forse servirci per ridarci una “dosata” aggressività nella società?