Di Francesco Naviglio[1]
1. Premessa
L’accordo Stato-Regioni in tema di salute e sicurezza dei lavoratori del 21 dicembre 2011 ha ampliato, a volte anche in misura sostanziale, il numero di ore dei corsi di formazione che devono essere frequentati dai lavoratori. Il numero di ore si differenzia per il ruolo svolto in azienda e in base al tipo di rischio cui i lavoratori stessi sono esposti.
Tale previsione comporta la necessità per tutte le aziende italiane di prevedere un programma formativo adeguato che corrisponda alle prescrizioni dettate dalla legge. Tale impegno, per alcune imprese, crea delle criticità derivanti dal numero dei dipendenti da sottoporre a formazione e dalla loro dislocazione sul territorio che, talvolta, prevede delle presenze anche all’estero.
Questa criticità deve essere affrontata anche da tutti quei professionisti della sicurezza sul lavoro (Consulenti, Coordinatori di cantiere, RSPP, etc.) che, sottoposti alle normative della sicurezza sul lavoro, devono frequentare periodicamente i corsi di formazione per l’aggiornamento obbligatorio.
Un’ulteriore rilevante conseguenza che il nuovo quadro normativo ha tracciato è rappresentata dall’ampliamento della platea dei soggetti che intendono erogare la formazione alla sicurezza sul lavoro tramite e-learning. Ciò comporta il rischio che, in assenza di precise e dettagliate indicazioni tecniche accompagnate da una verifica della qualità e compatibilità dei contenuti formativi, soggetti formatori non in possesso dei requisiti minimi di affidabilità eroghino formazione su un tema così complesso e delicato.
Inoltre, negli ultimi tempi pervengono ad AiFOS sempre più numerosi quesiti e richieste da parte di Centri di Formazione circa la possibilità di integrare la modalità e-learning con ulteriori tecnologie Web Based, ove consentito, quali le Video Conferenze.
Spesso le richieste di utilizzare la modalità della Video Conferenza nascono proprio dagli stessi utenti dei corsi nell’intento di economizzare risorse, sia in termini temporali sia economici, utilizzando al meglio le sempre maggiori possibilità offerte dalle tecnologie informatiche.
2. Modalità di formazione in E-Learning
Proprio per risolvere in parte alcune di queste problematiche l’accordo Stato-Regioni ha previsto, per alcuni specifici percorsi formativi e per alcune figure di lavoratori, modalità di erogazione con le metodologie di e-learning che utilizzino una piattaforma tecnologica con specifiche scorm[2].
Tale modalità di apprendimento, in italiano “teledidattica” o “formazione a distanza”, si caratterizza da una relazione uno-a-uno tra il discente e lo strumento tecnologico a disposizione e da una libertà di utilizzo relativamente ad orari e sessioni di apprendimento.
A tale proposito si dovrà comunque tenere presente quanto previsto dell’articolo 37, comma 12, del Decreto Legislativo 81/2008 che per i lavoratori dipendenti pone un principio inderogabile, da attuare anche in caso di e-learning, per il quale la formazione va fatta in orario di lavoro e con oneri a carico del datore di lavoro. Su tale tematica sarà opportuno una concertazione con le rappresentanze sindacali per la predisposizione di un piano di fruizione dei corsi in e-learning che consideri i luoghi e gli orari di formazione.
Un componente base della teledidattica è la piattaforma tecnologica (Learning Management System o LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della formazione: si tratta infatti di un sistema gestionale che permette di tracciare la frequenza ai corsi e le attività formative dell’utente (accesso ai contenuti, tempo di fruizione, possibilità di sottoporsi a test di verifica, risultati dei momenti valutativi,…).
Tutte le informazioni sui corsi e gli utenti restano indicizzate e conservate nel database della piattaforma: questa caratteristica permette all’utente di accedere alla propria offerta formativa effettivamente da qualsiasi computer collegato a Internet, generalmente senza la necessità di scaricare software ad hoc dal lato del client, e a volte perfino senza necessariamente consentire attraverso il proprio browser il deposito e la memorizzazione di cookies. L’utente è insomma in questo caso totalmente delocalizzato e in virtù di ciò più semplice risulta il suo accesso al proprio percorso formativo modellizzato sul server, anywhere/anytime, ovunque e in qualsiasi momento.
I sistemi di tracciamento e controllo permettono di tenere sotto controllo l’andamento del percorso formativo ma, evidentemente, il rapporto tra discente e tutor è informale e asincrono in quanto basato su sistemi di mailing e/o di chat che non necessariamente sono in tempo reale.
3. Modalità di formazione tramite Video Conferenza
Le moderne tecnologie di trasmissione dati e l’aumento della loro velocità di trasferimento hanno permesso di mettere a punto ulteriori sistemi di gestione della didattica a distanza tramite le cosiddette VideoConferenze o “Aule Virtuali”.
L’aula virtuale (o ambiente collaborativo) è una metodologia didattica che permette l’interazione (prevalentemente in modalità sincrona: uno a molti in tempo reale) fra gli utenti: si tratta infatti di strumenti che favoriscono la comunicazione immediata tramite chat, lavagne condivise (interactive whiteboards) mediante l’utilizzo di sistemi di videoconferenza.
I software di ambiente collaborativo possono gestire anche forum di discussione, document repository, accesso ai materiali didattici o a materiali di supporto secondo tempistiche sia sincrone sia asincrone riuscendo a mettere a disposizione dei discenti la possibilità di rivedere successivamente documenti e filmati.
Caratteristiche e vantaggi dei sistemi di video conferenza sono:
- un pannello di controllo dove sono indicati i soggetti partecipanti.
- uno spazio di lavoro virtuale comune, in cui tutti i partecipanti possono condividere testi, immagini, tabelle ed altre informazioni.
- l’ausilio di tutor-didattici ed organizzativi-motivazionali in aula, una lezione in videoconferenza permette la delocalizzaizone della formazione al posto dello spostamento delle persone, creando nelle sedi distaccate lo stesso ambiente fertile per l’apprendimento, almeno tanto quanto avviene nell’aula trasmittente.
Naturalmente le caratteristiche tecnologiche appena richiamate dovranno rispondere ai requisiti previsti nell’Allegato I in tema di tracciabilità e verifica delle presenze e dell’efficacia della formazione tramite l’utilizzo di test e/o prove apposite.
Naturalmente sarà importante che i formatori/docenti di oggi si aprano al cambiamento, alla flessibilità operativa: in poche parole, dovranno sapersi mettere in gioco sul piano professionale, facendo tesoro di esperienze diversificate, anche di tipo extrascolastico, non disdegnando di sperimentare nuove tecniche e metodologie, quali supporti integrativi alle modalità operative rassicuranti perché già impiegate. La stessa didattica ed i contenuti dovranno essere ridisegnati in modo appropriato per essere veicolati attraverso forme nuove di interazione e coinvolgimento dei partecipanti ai percorsi formativi.
Naturalmente le tecniche alla base dei sistemi di video-conferenza sono, e dovranno tassativamente essere, i medesimi utilizzati per le modalità e-learnig e, cioè, dovranno garantire la tracciabilità dei percorsi formativi, la messa a disposizione e possibilità di riutilizzo dei materiali didattici, la somministrazione in diretta video di test intermedi e finali di verifica dell’apprendimento.
Il vantaggio delle video-conferenze è rappresentato da un rapporto sincrono, diretto ed immediato, tra formatore/docente e partecipanti all’evento formativo con possibilità di instaurare una interazione tra tutti i soggetti partecipanti all’evento formativo che potrà favorire l’instaurazione di un clima collaborativo certamente favorevole all’apprendimento.
- A. Creazione e gestione di una sessione di Video Conferenza in modalità uno-a-molti.
La realizzazione di una video conferenza tramite creazione di un aula virtuale, a cui i partecipanti si possano iscrivere autonomamente, dovrà avere i seguenti requisiti di base per corrispondere ai requisiti previsti nell’Allegato I in tema di tracciabilità e verifica delle presenze e dell’efficacia della formazione tramite l’utilizzo di test e/o prove apposite:
- collegamento Real-Time in date e orari predefiniti tramite sistemi esperti di videoconferenza che avverranno in modo univoco e controllato tra una sede didattica e molti centri di ascolto (uno per ciascun partecipante) con possibilità di interazione;
- il Formatore/docente avrà la possibilità di verificare la presenza dei discenti (tramite VIDEO e sistema telematico) per tutta la durata delle singole sessioni del corso. In modalità random potrà dialogare e interagire visivamente con il partecipante alla video conferenza per porre domande e attendere risposte;
- periodicamente il formatore/docente sottoporrà ai partecipanti al percorso formativo test di verifica dell’apprendimento da eseguire in “real time”
- al termine del percorso formativo sarà somministrato in real time dal formatore/docente un test di verifica e validazione finale dell’efficacia del percorso formativo da compilare mediante utilizzo di una scheda informatica da compilare e restituire al docente.
Le sessioni di video-conferenza permettono inoltre di:
Funzione |
Vantaggio |
Visualizzazione |
Migliorare i meeting formativi consentendo agli utenti di visualizzare qualsiasi applicazione e file sul desktop. Anche i partecipanti, su input del formtore/docente potranno condividere i propri desktop. |
Condivisione del controllo di tastiera e mouse |
Collaborare in modo sicuro con i partecipanti ai percorsi formativi, lavorando ed interagendo insieme in tempo reale. |
Integrazione di e-mail e messaggistica immediata |
Avviare progetti formativi pianificati o spontanei da Microsoft Outlook®, IBM® Lotus Notes® o da vari servizi di messaggistica immediata. Utilizzare la messaggistica per scambiarsi impressioni e/o documenti |
Chat |
Parlare in chat con tutti i partecipanti o conversare privatamente con un partecipante specifico. |
Servizio audio totale |
Scegliere tra VoIP, conferenza telefonica o entrambi. |
Supporto Mac |
Organizzare o partecipare a meeting su Mac o PC. |
Registrazione su desktop/Riproduzione di meeting |
Poter salvare, riprodurre, inserire o inviare via e-mail utili interazioni e presentazioni con audio incluso. |
Condivisione di un’applicazione specifica |
Condividete solo l’applicazione scelta, focalizzando l’attenzione degli utenti su ciò che si desidera mostrargli. |
Strumenti di disegno |
Per il formatore/docente possibilità di aumentare la partecipazione e arricchite le sessioni di formazione con gli strumenti per disegnare, evidenziare e indicare gli elementi di maggior interesse sullo schermo. |
- B. Creazione e gestione di una sessione di Video Conferenza in modalità uno-a-uno tramite “Aula Virtuale”.
Tale modalità di video-conferenza non si discosta, per tecnologia, modalità di tracciamento e logiche didattiche, da quanto trattato al punto precedente. Unica differenza è la possibilità che il docente interagisca con un gruppo di discenti presenti, a distanza, in una aula reale.
Ciò permetterà la realizzazione di percorsi formativi in cui il docente potrà essere delocalizzato rispetto al posto fisico ove risiedono i partecipanti. Unica particolarità, in questo caso, la previsione obbligatoria di un tutor in aula che possa presenziare e agevolare in presenza tutte le fasi della sessione formativa.
Presupponendo presenti e attive tutte le tecnologie richiamate al punto precedente, oltre al tutor, si potrà prevedere che durante i percorsi formativi utilizzando tale modalità:
- i test intermedi e di verifica dell’apprendimento possano essere effettuati dal Tutor direttamente in Videoconferenza;
- la documentazione del percorso formativo, in formato cartaceo (presenze + esame + verbale), sarà sempre scannerizzato ed inviato immediatamente al termine delle sessioni formative a cura del tutor;
- gli originali verranno inviati successivamente dalla sede di formazione remota direttamente alla sede del centro di formazione responsabile del progetto formativo per l’archiviazione, così come richiesto dalla normativa;
- il controllo degli errori verrà effettuato, insieme ai partecipanti, da e con il tutor al termine dell’esame;
- partecipanti massimi per ogni sessione di videoconferenza come previsto dagli Accordi Stato-Regioni e comunque non superiori a 35 partecipanti.
4. Conclusioni
La rapida svolta nelle modalità di erogazione della formazione nel campo della sicurezza sul lavoro tramite l’utilizzo dell’e-learning e della Video Conferenza consiglia che gli organi competenti a disciplinare la materia e a vigilare sulla sua attuazione pongano in essere tutte quelle misure idonee ad assicurare livelli qualitativamente alti dei contenuti della formazione erogata e indicazioni precisa sulle tecnologie da utilizzare.
Sarà necessario anche definire in modo preciso e adeguato l’esatta corrispondenza tra ore di formazione erogata in aula e fruita tramite le tecnologie Web Based. Ciò al fine di condividere, definitivamente e tassativamente, tra tutte le parti interessate e sulla base di considerazioni scientifiche e tecniche provenienti da fonti autorevoli.
A tale scopo Aifos e SIE-L (Società Italiana di E-Learning) stanno promuovendo un tavolo di lavoro che, coinvolgendo esperti del mondo accademico e scientifico, che possa studiare il problema con lo scopo di pervenire alla stesura di un documento su tale argomento.
Ciò al fine di evitare che improvvisati e imprudenti soggetti propongano al mercato soluzioni formative frettolose e inadeguate a garantire la salute e l’integrità psicofisica dei lavoratori.
È d’alto canto però molto importante evitare che soggetti, pubblici e privati, possano, con diverse motivazioni, talvolta capziose e interessate, contrastare e ostacolare la diffusione di metodologie formative tecnologicamente avanzate e ormai largamente consolidate, sperimentate e accettate. Naturalmente le nuove modalità e tecnologie a supporto della formazione in tema di salute e sicurezza del lavoro dovranno e potranno essere accettati a patto che assicurino, verificandola in modo puntuale, l’efficacia dei percorsi formativi
Appare evidente, infine, che anche l’attività e le competenze dei formatori dovranno essere adeguatamente riviste e riconsiderate in relazione alle nuove metodologie formative che richiederanno di revisionare le modalità di interazione docente-discente sia dal punto di vista dei rapporti personali che di quello dei materiali e dei contenuti da predisporre per garantire una adeguata efficacia dell’impatto formativo e dei suoi risultati.
Le modalità formative tramite e-learning e Video Conferenza possono rappresentare un’opportunità per lo sviluppo culturale, come del resto ormai dimostrato dall’ampio utilizzo fatto di esse nelle Università telematiche italiane e straniere; perfezionare, disciplinare e gestire tale modalità formativa dovranno poi, evidentemente, tener conto, quale elemento imprescindibile, che l’e-learning e la Video Conferenza si prestano a un uso formativo dai contenuti prettamente teorici e discorsivi, mentre non potrà naturalmente essere utilizzato per le attività di addestramento concernente l’utilizzo di macchine e attrezzature, anche se da questo punto di vista si sta affacciando l’utilizzo dei simulatori e della realtà virtuale[3] già utilizzati in alcuni settori come l’aereonautica e l’automobilismo.
L’innovazione tecnologica nell’erogazione dei percorsi formativi, che sottende un cambiamento culturale alla base anche se in un primo momento complesso e di difficile gestione, garantirà certamente un incremento dell’efficacia complessiva della formazione sulla sicurezza sul lavoro con conseguente rafforzamento della cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro e una contestuale riduzione di parte dei costi della sicurezza, nel rispetto della qualità dei contenuti formativi e delle norme che la disciplinano.
[1] Segretario Generale di AiFOS, Sociologo dell’Organizzazione, Formatore
[2] Lo SCORM definisce, nell’e-Learning, le specifiche relative al riutilizzo, tracciamento e catalogazione degli oggetti didattici (learning object), i “mattoni elementari” con i quali vengono strutturati i corsi. La piattaforma di e-learning ha solo il compito di dialogare con l’oggetto, interpretando i messaggi che gli vengono passati. Ciò è possibile in quanto SCORM definisce al suo interno le caratteristiche che dovrebbero essere supportate dal Learning Management System (LMS). La compatibilità della piattaforma si rende necessaria solamente per “capire la lingua” dell’oggetto e, se necessario, per potergli rispondere.
[3] Su questa tematica e sull’utilizzo di simili tecnologie, già utilizzate in altri paesi europei ed extra europei, è interessante consultare http://www.treccani.it/enciclopedia/realta-virtuale_(Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica)/ .