Capitalizzare la neurodiversità sul posto di lavoro: perché l’inclusione delle persone neurodiverse può migliorare l’innovazione e la produttività

Negli ultimi anni, la neurodiversità sul lavoro è diventata un argomento di grande interesse. Con il termine “neurodiversità” ci riferiamo alla varietà naturale dei funzionamenti neurologici presenti nella popolazione umana. In altre parole, la neurodiversità è la diversità dei modi in cui il cervello umano funziona. Ciò include persone che hanno una vasta gamma di caratteristiche neurologiche, tra cui autismo, ADHD, dislessia, sindrome di Tourette, disturbi del movimento e altri tipi di differenze neurologiche.

Articolo apparso sui Quaderni della Sicurezza n. 3 del 2023 – https://www.aifoservice.it/sfogliabili/quaderni-della-sicurezza/2023/Q3/Demo/

La neurodiversità è vista come una parte naturale della diversità umana, tanto quanto la diversità di genere, etnia e orientamento sessuale. Le persone neurodiverse possono avere abilità e punti di forza unici, così come sfide e difficoltà specifiche. La neurodiversità è vista come un’opportunità per la società di apprezzare la diversità, di promuoverne l’inclusione e di sviluppare nuove prospettive e soluzioni innovative.

Tuttavia, è importante notare che le condizioni neurodiverse possono ancora essere associate a stigmatizzazione, discriminazione e pregiudizio. Ciò può rendere difficile per le persone neurodiverse partecipare pienamente alla società, al lavoro e ad altre attività. Pertanto, è importante che la società riconosca e sostenga la neurodiversità in modo che le persone neurodiverse possano vivere appieno le loro vite e raggiungere il loro pieno potenziale in quanto queste persone possono avere abilità e punti di forza unici che possono essere molto utili in un ambiente lavorativo. Tuttavia, le loro esigenze e le loro sfide possono differire da quelle dei loro colleghi neurotipici.

I numeri delle neurodiversità

Non è facile stimare il numero esatto di persone neurodiverse in Italia, in quanto le condizioni neurodiverse sono spesso sotto diagnosticate e non tutti coloro che ne sono affetti hanno una diagnosi ufficiale. Tuttavia, ci sono alcune basi basate su ricerche e studi recenti.

Ad esempio, uno studio del 2018 condotto dall’Università di Pavia ha stimato che circa il 3% della popolazione italiana ha una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (DSA). Inoltre, uno studio del 2016 pubblicato sul “Journal of Attention Disorders” ha stime che il 3,6% dei bambini e degli adolescenti italiani ha una diagnosi di ADHD.

Tuttavia, queste stime non tengono conto di altre condizioni neurodiverse come la dislessia, la sindrome di Tourette, la sindrome di Asperger e altre condizioni che possono influire sul funzionamento neurologico.

In generale, è importante riconoscere che la neurodiversità è una parte naturale della diversità umana e che le persone neurodiverse sono presenti in tutte le comunità e in tutti gli ambienti di lavoro. Le aziende e le organizzazioni dovrebbero essere pronte a supportare i dipendenti neurodiversi, indipendentemente dal numero esatto di persone neurodiverse presenti nella loro comunità o nella loro forza lavoro.

Le neurodiversità in azienda

Ci sono molti modi in cui le aziende possono supportare i dipendenti neurodiversi sul posto di lavoro. Uno dei modi principali è quello di fornire un ambiente di lavoro inclusivo, dove le differenze sono rispettate e valorizzate. Ciò può essere fatto attraverso la formazione dei manager e dei colleghi, in modo che siano consapevoli delle diverse esigenze e stili di lavoro dei loro colleghi neurodiversi.

Le aziende possono anche offrire adeguamenti ragionevoli per supportare i dipendenti neurodiversi. Ciò può apportare modifiche al posto di lavoro, come l’eliminazione di rumori forti o l’aggiunta di luci più morbide, nonché modifiche alle procedure di lavoro, come l’organizzazione di riunioni strutturate o la comunicazione in forma scritta.

Oltre a questo, le aziende possono offrire programmi di formazione e coaching per aiutare i dipendenti neurodiversi a sviluppare le loro abilità e migliorare la loro produttività. Questi programmi possono essere mirati alle sfide specifiche che i dipendenti neurodiversi possono affrontare, come la gestione del tempo o la comunicazione.

Tuttavia, è importante notare che la neurodiversità non deve essere vista solo come una sfida da superare, ma piuttosto come una fonte di punti di forza e di innovazione. I dipendenti neurodiversi possono offrire soluzioni creative a problemi aziendali e possono portare un nuovo punto di vista alle discussioni di gruppo.

In definitiva, la neurodiversità sul lavoro rappresenta una grande opportunità per le aziende di aumentare la diversità e l’inclusione all’interno del loro ambiente di lavoro. Supportare i dipendenti neurodiversi può portare a un ambiente di lavoro più produttivo e inclusivo per tutti i dipendenti.

Come interagiscono le neurodiversità sul lavoro?

Le neurodiversità sul lavoro si rivelano alla presenza di persone che hanno un funzionamento cognitivo o neurologico che differisce da quello considerato “normale” o “tipico” dalla maggior parte della società. Queste differenze possono riguardare il modo in cui queste persone elaborano le informazioni, comunicano, interagiscono con gli altri, gestiscono le emozioni e risolvono i problemi.

Le neurodiversità possono includere persone con diagnosi di autismo, ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), dislessia, disprassia, sindrome di Tourette, disturbi d’ansia e depressione, tra gli altri. Le persone che fanno parte di queste categorie possono avere una serie di abilità e sfide specifiche.

La presenza di persone con neurodiversità sul lavoro può portare a vantaggi significativi, come un maggiore pensiero creativo e innovativo, una maggiore attenzione ai dettagli e una maggiore capacità di risolvere problemi complessi. Tuttavia, ci sono anche sfide che devono essere affrontate, come la comunicazione e l’interazione sociale, la gestione delle emozioni e il rispetto delle scadenze e degli orari.

Per creare un ambiente di lavoro inclusivo per le persone con neurodiversità, è importante che i datori di lavoro adottino un approccio flessibile e sensibile alle loro esigenze. Questo può includere l’adattamento del lavoro e dell’ambiente di lavoro per soddisfare le loro esigenze specifiche, fornendo supporto aggiuntivo come formazione e coaching, e promuovendo una cultura aziendale che valorizzi la diversità e l’inclusione.

Inoltre, è importante che i datori di lavoro riconoscano e rispettino le abilità e le competenze delle persone con neurodiversità, e le includano nelle decisioni e nei processi decisionali dell’azienda. In questo modo, si può creare un ambiente di lavoro che valorizzi le diverse prospettive e competenze, migliorando la produttività, la creatività e la soddisfazione dei dipendenti.

Siamo pronti ad accettare le neurodiversità in azienda?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda, poiché dipende dalla cultura e dalla mentalità dell’azienda in questione. Tuttavia, ci sono sempre più aziende che stanno diventando consapevoli dell’importanza di accettare e valorizzare la neurodiversità sul lavoro.

In effetti, alcune aziende hanno richiesto politiche e procedure specifiche per promuovere l’inclusione delle persone con neurodiversità. Ad esempio, alcune aziende hanno istituito programmi di reclutamento mirati per le persone con autismo o ADHD, mentre altre hanno creato ambienti di lavoro più flessibili per soddisfare le esigenze specifiche dei dipendenti con neurodiversità.

Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso la “neurodiversità” nella sua Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11), riconoscendo che le differenze neurologiche non dovrebbero essere considerate come patologie, ma come una parte naturale della diversità umana.

Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per garantire che le persone con neurodiversità siano pienamente accettate e valorizzate in azienda. Ci sono ancora molte barriere da abbattere, come la mancanza di consapevolezza e la stigmatizzazione della neurodiversità. Inoltre, le aziende devono impegnarsi a fornire il supporto e le risorse necessarie per soddisfare le esigenze specifiche dei dipendenti con neurodiversità.

In sintesi, mentre alcune aziende stanno facendo grandi progressi nell’accettazione e nella valorizzazione della neurodiversità sul lavoro, c’è ancora molta strada da fare per garantire che tutte le aziende siano veramente inclusive e accoglienti per le persone con neurodiversità.

Come valutare la neurodiversità sul lavoro

Valutare la neurodiversità sul lavoro richiede un approccio sensibile e consapevole delle esigenze e delle sfide che possono presentarsi per le persone con diverse condizioni neurologiche. Qui ci sono alcuni suggerimenti:

Promuovere la consapevolezza: un primo passo importante per valutare la neurodiversità sul lavoro è quello di promuovere la consapevolezza e l’educazione sulle diverse condizioni neurologiche. Questo può includere la formazione per i dipendenti e per i manager sull’importanza della neurodiversità e su come lavorare in modo efficace con le persone che presentano sfide cognitive e comportamentali.

Identificare le esigenze: è importante identificare le esigenze specifiche dei dipendenti con diverse condizioni neurologiche. Ciò può includere la necessità di adattare l’ambiente di lavoro, come la riduzione dei rumori, delle luci o l’utilizzo di uno spazio tranquillo, o la necessità di adattare le attività di lavoro per le loro esigenze specifiche.

Fornire supporto adeguato: il supporto adeguato può fare una grande differenza per i dipendenti con diverse condizioni neurologiche. Ciò può includere la formazione, il mentoring, il coaching, l’adattamento del lavoro, e la consulenza di professionisti specializzati. Inoltre, è importante creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati e confortevoli.

Assicurarsi che le politiche aziendali siano inclusive: le politiche aziendali dovrebbero essere inclusive e rispettare le diverse esigenze dei dipendenti. Ciò può includere l’adattamento delle politiche per il reclutamento, l’assunzione, la formazione e lo sviluppo dei dipendenti, così come la promozione della diversità e dell’inclusione nella cultura aziendale.

Monitorare le prestazioni: è importante monitorare le prestazioni dei dipendenti con diverse condizioni neurologiche in modo equo e sensibile. Ciò può includere l’utilizzo di valutazioni e di strumenti di valutazione adattati alle loro esigenze specifiche, così come la promozione dell’autovalutazione e del feedback reciproco.

In generale, valutare la neurodiversità sul lavoro richiede un approccio flessibile e consapevole delle esigenze e delle sfide che possono presentarsi per le persone con diverse condizioni neurologiche. Promuovere la consapevolezza nell’ambiente lavorativo, identificare le esigenze, fornire supporto adeguato, assicurarsi che le politiche aziendali siano inclusive e monitorare le prestazioni sono tutte parti importanti di questo processo.

La sicurezza sul lavoro e le neurodiversità

La gestione della sicurezza sul lavoro deve tenere in considerazione le neurodiversità dei dipendenti per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti.

Le neurodiversità possono influire sulla capacità di un dipendente di comprendere e seguire le norme di sicurezza, di comunicare in modo efficace con i colleghi e di rispondere a situazioni di emergenza. Ad esempio, alcuni dipendenti con disturbi dello spettro autistico possono essere sensibili a rumori o luci intense e potrebbero richiedere ambienti di lavoro tranquilli o specifiche attrezzature di protezione. Inoltre, alcuni dipendenti con dislessia possono avere difficoltà nella lettura delle istruzioni di sicurezza scritte e potrebbero richiedere formati di istruzioni alternative, come istruzioni audio o video.

Per garantire la sicurezza sul lavoro per i dipendenti con neurodiversità, l’azienda dovrebbe adottare un approccio inclusivo e personalizzato. Ciò dovrebbe prevedere:

  • Fornire formazione specifica sulla sicurezza per i dipendenti con esigenze specifiche, ad esempio utilizzando formati di formazione accessibili.
  • Adattare l’ambiente di lavoro, ad esempio fornendo attrezzature di protezione personalizzate o offrendo un ambiente di lavoro tranquillo.
  • Creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso della diversità, in cui i dipendenti con esigenze specifiche si sentono a proprio agio e integrati.
  • Comunicare in modo chiaro e preciso le norme di sicurezza, ad esempio utilizzando istruzioni scritte in formati alternativi o fornendo una formazione personalizzata.

In sintesi, la sicurezza sul lavoro deve tenere in considerazione le neurodiversità dei dipendenti e adottare un approccio personalizzato e inclusivo per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i dipendenti.

Le neurodiversità e il mondo del lavoro

Le neurodiversità possono avere un impatto significativo sul mondo del lavoro, sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. Le neurodiversità sono caratteristiche naturali del cervello che influenzano la percezione, il pensiero, il comportamento e l’apprendimento di una persona.

Le neurodiversità possono comportare sfide specifiche per i dipendenti sul lavoro, come difficoltà di concentrazione, di comunicazione, di apprendimento, di gestione dello stress e di interazione sociale. Tuttavia, le neurodiversità possono anche comportare punti di forza e abilità uniche, come la capacità di risolvere problemi, di concentrarsi su un compito specifico, di pensare creativamente e di analizzare i dati in modo accurato.

Per i datori di lavoro, la gestione delle neurodiversità sul lavoro richiede una comprensione delle esigenze specifiche dei dipendenti e l’adozione di misure adeguate a garantire il loro benessere e il loro successo sul lavoro. Queste misure potrebbero includere l’adattamento dell’ambiente di lavoro alle esigenze specifiche dei dipendenti, la fornitura di formazione e supporto ai dipendenti e ai responsabili, la creazione di politiche di inclusione e la promozione della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro.

In sintesi, le neurodiversità possono avere un impatto significativo sul lavoro, sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. La gestione delle neurodiversità richiede un approccio individualizzato e comprensivo per garantire il benessere e il successo dei dipendenti sul lavoro.

Bibliografia:

Per l’inclusione – A cura di: Cristina Coggi, Rosa Bellacicco – Franco Angeli Editore
NeuroTribù. I talenti dell’autismo e il futuro della neurodiversità di Steve Silberman – Edizioni LSWR, 2016

Bibliografia Web

https://www.stateofmind.it/2018/12/neurodiversita-definizione-dibattito/
https://www.risorseumane-hr.it/bacheca-hr/neurodiversita-azienda/
https://advice.hosco.com/it/neurodiversita-sul-lavoro-pensa-in-maniera-differente/
https://www.zerounoweb.it/cio-innovation/neurodiversita-in-ufficio-niente-inclusione-senza-disruption/
https://www.evermind.it/neurodiversita-e-smart-working-verso-una-societa-inclusiva/
https://www.avvenire.it/economia/pagine/auticon-la-neurodiversita-entra-in-azienda
https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2019/11/10/talenti-neurodiversita-normalita/
https://lablavoro.com/neurodiversita-problema-o-fattore-di-competitivita/
https://www.rossanasilviapecorara.com/neurodiversita-nuove-sfide-per-il-mondo-del-lavoro/
https://www.avanade.com/it-it/blogs/avanade-stories/inclusion-and-diversity/inclusion-diversity-employee-stories
https://apiform.to.it/progetti/progetti/progetti-attivi/le-pmi-e-la-neurodiversita-2/
https://www.vmware.com/it/company/diversity/neurodiversity-inclusion.html